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Cosa fare per… Adattare l’ambiente

Cosa fare per… Adattare l’ambiente

  • Semplificate l’abitazione, fissate punti di orientamento chiari e create un’atmosfera accogliente e stimolante.
  • Togliete i mobili inutili ed eliminate eventuali ostacoli. Lasciate al loro posto, invece, i mobili che favoriscono l’orientamento, come ad esempio il portaombrelli vicino alla porta d’ingresso.
  • Fate in modo che il malato trovi il suo appartamento e le varie stanze senza difficoltà: contrassegnate la porta d’ingresso con un oggetto personale o con una targhetta con su scritto il nome ben leggibile. Le porte delle stanze possono essere contrassegnate da una scritta o da un disegno stilizzato (pittogramma). Oppure potete semplicemente lasciarle aperte o rimuoverle del tutto.
  • Riducete al minimo indispensabile il numero degli oggetti sparsi per casa.
  • Facilitate la ricerca dei vari oggetti. Contrassegnate gli sportelli di armadi e dispense con pittogrammi o toglieteli del tutto. Collocate bene in vista gli oggetti usati regolarmente.
  • Aiutate il malato ad orientarsi nel tempo. Trovate un calendario sul quale il malato riesca a leggere facilmente data e giorno della settimana. Annotatevi le cose da fare ogni giorno. Anche gli orologi con display grande e con l’indicazione del giorno della settimana possono essere un valido aiuto.
  • Create un’atmosfera tranquilla limitando gli stimoli acustici. Moquette, tende e poltrone imbottite possono aiutarvi ad attutire il rumore proveniente da strade molto trafficate o dal vicinato. Tenete basso il volume di radio e televisore.
  • Non risparmiate sulla luce. Gli anziani hanno bisogno di 2-3 volte più luce rispetto ai giovani. Inoltre, un ambiente molto luminoso influisce positivamente sull’umore.
  • Evitate le zone oscure, che possono indurre le persone affette da demenza a valutazioni errate, come quella di scambiare un’ombra per una persona o addirittura per un intruso. Per illuminare l’ambiente, dunque, optate per più fonti di luce indiretta.
  • Migliorate la percezione degli oggetti più importanti attraverso il contrasto: ad esempio, per il malato sarà più facile riconoscere il sedile del WC o il portaspazzolino da denti se sono colorati.
  • Le fantasie molto vistose – ad es. carta da parati o tovaglie a fiori – possono creare confusione nel malato. In più, gli oggetti di piccole dimensioni diventano meno riconoscibili se appoggiati su uno sfondo a fantasia.
  • Anche il rivestimento del pavimento può creare illusioni ottiche. Le macchie scure, ad esempio, vengono percepite come buchi. Una striscia larga può essere scambiata per una soglia o per uno scalino. Un pavimento lucidato a specchio può essere percepito
    come una superficie bagnata o ghiacciata.
  • In determinate circostanze, la propria immagine riflessa su uno specchio può essere scambiata per un’altra persona. In questo caso, togliete gli specchi o coprite le superfici riflettenti (ad esempio, le finestre) con una tenda, specialmente di sera.
  • Prevenite il rischio di caduta facendo in modo che il malato non possa inciampare da nessuna parte. Eliminate, dunque, le soglie, i cavi liberi e i mobili all’altezza del ginocchio e fissate a terra i bordi dei tappeti. Eliminate il rischio di scivolare in bagno.
  • Il malato corre dei rischi soprattutto quando ha dimenticato il corretto uso degli oggetti e degli apparecchi. Ma chiedetevi sempre se non state limitando troppo la sua libertà! Tenete gli oggetti pericolosi lontani dalla sua portata. Quando la malattia è
    allo stadio avanzato, infatti, il malato può scambiare oggetti e liquidi di uso comune per generi alimentari. Possono diventare pericolosi, ad esempio, i medicamenti, i detersivi, i prodotti per la pulizia della casa, i pesticidi e le piante da appartamento
    velenose.
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